Al momento è disponibile in spagnolo il libro: “Mujeres brújula en un bosque de retos” di Isabel Sánchez, Segretaria Centrale dell’Opus Dei. Il volume offre una nuova versione del femminismo del XXI secolo, attraverso l’esempio di donne leader impegnate in progetti sociali nei cinque continenti e parte del ricavato delle vendite, per desiderio dell’autrice, verrà destinato alle borse di studio per la formazione di donne di scienza africane, un programma promosso da Harambee.

Di seguito la traduzione di una breve intervista con Isabel Sánchez per Harambee Spagna e pubblicata sul sito: https://www.harambee.es/isabel-sanchez-dona-los-derechos-de-autor-de-su-libro-al-proyecto-de-harambee-becas-guadalupe/

Il libro racconta numerose iniziative che, come Harambee, sono nate in tutto il mondo grazie all’impulso di San Josemaría. Perché ha scelto proprio il progetto di Harambee -Borse di Studio Guadalupe- come destinatario dei diritti del libro?

L’idea del libro è nata in occasione della beatificazione a Madrid di Guadalupe Ortiz de Landázuri, scienziata madrilena dell’Opus Dei. Le borse di studio Guadalupe sono rivolte alle donne che cercano di essere “donne di riferimento” nel loro ambiente: scienziate africane che lavorano per il progresso dei loro paesi.

Il libro raccoglie le esperienze di 75 donne che lavorano nei cinque continenti nella promozione di progetti sociali volti al miglioramento del loro ambiente. Alcune di loro sono africane che svolgono iniziative educative in favore di donne poverissime presenti nei loro paesi. Conosce bene il continente africano? Ritiene che queste iniziative contribuiscano al suo sviluppo o che siano solo una goccia nell’oceano?

Sono convinta che queste iniziative a volte siano il volano per la realizzazione di progetti promossi dagli  stessi africani. Sappiamo che gli obiettivi di Harambee sono riscontrabili nell’ Agenda 2063. Infatti, nel piano per lo Sviluppo dell’Africa elaborato nel 2013 dai membri dell’Unione Africana, sono previste una serie di azioni che favoriscono gli investimenti nell’istruzione, nella tecnologia, nella scienza e nella ricerca, così che nell’arco di 50 anni, l’Africa appaia più prospera ed unita.

Una carriera scientifica è difficile; richiede talento, entusiasmo, molta dedizione e buone opportunità. E una di queste opportunità, che si rivela fondamentale, è la ricerca in un istituto dove professionisti di esperienza siano in grado di potenziare le capacità del ricercatore.  Nel libro faccio riferimento a scienziate africane del Senegal, della Nigeria, del Kenya, del Congo e dell’Uganda che hanno già beneficiato o stanno beneficiando del loro periodo di ricerca sponsorizzato da una borsa di studio di Guadalupe e voglio collaborare all’impegno di Harambee per aiutare altre 94 donne.

Fin da giovane Lei ha amato scrivere ed è abituata a scrivere articoli e a tenere lezioni e conferenze. Non ha mai pensato prima di scrivere un libro?

Non fino ad ora, ma quando me lo hanno proposto, mi sono resa conto che ho avuto la fortuna di incontrare molte persone provenienti da tutto il mondo, che mi hanno arricchito e aiutato con il loro esempio e che quindi potevano aiutare anche altri a costruire ponti e a non erigere muri.

Il libro presenta una nuova visione del femminismo in cui le donne e gli uomini lavorano fianco a fianco per costruire un nuovo modello di società in grado di affrontare le sfide che ci riserva il futuro.

Siamo sicuri che sarà un successo e che aiuterà Harambee a realizzare il progetto per la concessione di borse di studio a 100 scienziate africane, perché possano proseguire i loro studi di ricerca  e contribuire allo sviluppo dei loro Paesi in modo più efficace, ma per questo sono necessarie risorse significative.

Puoi acquistare qui una copia del libro.