Home > News > #Zooming in on Africa: Variante Omicron. Mentre la comunità internazionale decide se essere più o meno generosa con i vaccini, l’Africa punta all’autosufficienza.

Meno di 5 africani su 100 sono immunizzati in Africa; un ritardo che gli esperti sostengono possa aver favorito l’insorgere della variante sudafricana del Covid-19  -Omicron- che corre rapida dal Sud Africa all’Europa, così come corrono le reazioni della comunità internazionale: stop ai voli da diversi paesi del Continente, chiusura delle frontiere. Da più parti, poi, si punta il dito contro la carenza di vaccini a disposizione dell’Africa e si moltiplicano gli appelli per la liberalizzare dei brevetti.

Ma qual è la strategia più efficace per l’Africa? Sharon Osembo, dell’Università di Strathmore (Kenya), lo spiega nel suo studio “ALLA RICERCA DI UN’AFRICA AUTOSUFFICIENTE: UNO STUDIO SULLA DISCRIMINAZIONE DEL VACCINO COVID-19” (pubblicato nell’ambito del Dossier curato da Harambee sulle sfide e le opportunità per l’Africa in tempo di crisi globale).

La studiosa denuncia l’approccio “nazionalista” nella gestione dei vaccini per cui “L’Africa è stata costretta a mendicare cose che era disposta a comprare”, ma allo stesso tempo Osembo riflette sulle possibili soluzioni e sulla necessità per l’Africa di ripartire rendendosi più autosufficiente.

Nutrire un ecosistema di scienza e innovazione finanziando la ricerca; creare le giuste competenze, anche nella leadership, e dare vita ad organismi di regolamentazione panafricana per la ricerca sono tra le vie da seguire per affrontare la crisi globale in atto. Senza aspettare di sapere se la comunità internazionale decide di essere più o meno generosa.

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