Home > News > Harambee Youth Meeting: tutti insieme!

Studenti di Polonia, Italia e Stati Uniti si sono incontrati a Roma per lanciare il gruppo: “Harambee Youth” e condividere esperienze di volontariato. Il 21 ottobre 2017, diversi studenti provenienti dalla Polonia, Italia, Kenya e Stati Uniti si sono incontrati a Roma per lanciare “Harambee Youth“, il gruppo che all’interno dell’associazione internazionale promuoverà il volontariato tra i giovani.
In questo primo appuntamento della gioventù Harambee, i giovani volontari hanno potuto condividere esperienze e individuare soluzioni creative per aiutare i loro coetanei in alcune città dell’Africa.


L’Africa non ti lascia indifferente, è impossibile andarci e poi dimenticarla, l’Africa ti segna“. Queste sono le parole di Jacek Pytel, medico e coordinatore di Harambee Polonia, che ha partecipato all’incontro romano con diversi studenti della Medical University of Poznan. Dal 2013 si recano ogni anno nelle città di Muthale e Mutomo (Kenya) per lavorare in collaborazione con professionisti locali.
Wojciech Sierocki, studente di medicina, ha raccontato la sua esperienza: “Abbiamo iniziato a collaborare in Kenya mossi dal desiderio di aiutare e anche di imparare molto e le difficoltà iniziali non ci hanno scoraggiato. Ora dobbiamo progettare il nostro futuro lì e cominciare a costruirlo “.

Orge Huja Duba, studentessa in finanza presso l’Università di Strathmore (Kenya) ha condiviso la sua storia: “I miei genitori sono nati in una comunità nomade con pochissime risorse economiche. Negli anni ‘60 arrivarono i missionari dell’Istituto della Consolata che, resisi conto della grande povertà del Paese, decisero di investire nell’istruzione; costruirono una scuola con l’aiuto economico proveniente dall’Italia. Andavano di casa in casa cercando i bambini che avrebbero potuto trarre beneficio da questa nuova scuola. Ora penso che se mio padre non avesse studiato, sicuramente non sarei qui oggi.

Con la sua testimonianza, Orge spiega che educare una persona vuol dire educare un’intera generazione. La trasmissione della conoscenza è fondamentale, poiché l’educazione di una singola persona ha un forte effetto espansivo: dal singolo alla famiglia e poi da generazione a generazione. Partecipare a un progetto di volontariato in Africa, dunque, è come piantare un seme e lasciarlo radicare e crescere per molti anni.
Ma i viaggi in Africa non sono l’unico modo per partecipare ai progetti HARAMBEE.
I giovani che hanno partecipato a questa riunione hanno convenuto che viaggiare in Africa non è l’unico modo per partecipare ai progetti Harambee, ad esempio, in Italia, si svolgono diverse iniziative di volontariato con gli immigrati, azioni di sensibilizzazione e campagne di raccolta di fondi.

In conclusione, Lucia de Smaele, rappresentante di FOCSIV (Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), ha incoraggiato i presenti a partecipare maggiormente ai progetti sociali: “Servire significa che non siamo noi al centro, ma gli altri. Al centro dei nostri progetti c’è il servizio, non le nostre idee o le nostre necessità; il volontariato è un’opportunità per mettere alla prova le nostre capacità e per ottenere il massimo da noi stessi“.