Home > News > Camerun. Il progetto di Harambee promuovere l’agricoltura familiare per fronteggiare la crisi economica globale.

Circa il 54 per cento della popolazione attiva africana dipende dal settore agricolo per i propri mezzi di sussistenza, soprattutto da attività agricole di tipo familiare. L’agricoltura non solo sfama le famiglie, ma offre posti di lavoro e favorisce la crescita dell’economia rurale e lo sviluppo. Le stime (FAO) indicano che, in Africa, dovranno essere creati fino a 12 milioni di nuovi posti di lavoro all’anno, nei prossimi 20 anni, per assorbire la nuova manodopera che entra nel mondo del lavoro. L’agricoltura può generare occupazione, ma è necessario attrarre i giovani e modernizzare.

Harambee da diversi anni supporta le Scuole Familiari Agrarie in Camerun che coinvolgono l’intera famiglia nel processo di formazione, alternando scuola e lavoro, puntando quindi sul modello di agricoltura familiare e adeguando i bisogni educativi alla necessità di stare al passo con i tempi.

Rendere attraente il lavoro nei campi tra i giovani significa anche ridurre quei flussi migratori sud-sud dagli esiti spesso incerti” riporta Pellyang Ndoumo, 48 anni, di Doukoula nella regione dell’Estremo Nord del Paese. “Sono sposato e padre di 5 figli. Ho ereditato dai miei genitori l’amore per l’agricoltura.”

Pellyang ha iniziato a coltivare da giovanissimo e poi a produrre quando era ancora al liceo. “Nel 1988 ho creato un primo campo di manioca su una superficie di 1,5 ettari, che è stato per me una buona fonte di ingresso” poi ha frequentato una scuola tecnica professionale, dove si è diplomato nel 2000 come tecnico agricolo. Nello stesso anno, è entrato nell’Ecole Familiale Agricole (EFA) di Doukoula come formatore, poi supervisore dei formatori. I suoi campi servono da modello per i suoi studenti e, soprattutto, la sua esperienza personale è d’esempio per una generazione di giovani in cerca di sbocchi professionali.

Ho seguito undici moduli di formazione nella pedagogia dell’alternanza studio-lavoro organizzati dal Coordinamento Nazionale delle Scuole Agricole Familiari del Camerun (CNEFAC). Da allora, la formazione dei giovani e delle famiglie è diventata la mia passione”.

Ogni agricoltore sa che quando i loro figli o le loro figlie vanno in città a cercare lavoro, tre minacce incombono: la fine delle attività agricole di famiglia, la desertificazione del villaggio, e – spesso – il rientro a casa senza alcun tipo di educazione o formazione professionale.
Le Scuole Agricole Familiari sono quindi nate da una preoccupazione condivisa da molti agricoltori e cioè di offrire ai loro figli un mestiere e un’educazione che permettano loro di vivere decentemente di agricoltura e di trovare un posto nel mondo moderno.

Pellyang -che ora è coordinatore regionale degli EFA del Nord- è un formatore implacabile che non esita a scendere sul campo per accompagnare i suoi studenti e le loro famiglie in qualsiasi condizione atmosferica (caldo opprimente, polvere, pioggia, strade fangose, …). “È sempre pronto a rispondere e lavora oltre l’orario previsto, per aiutare le associazioni EFA. Supervisiona e accompagna le associazioni, analizza i bisogni di formazione dei formatori e delle famiglie, e propone alle associazioni azioni per renderle più dinamiche”; guida e sensibilizza le associazioni sulle misure di lotta contro il COVID-19 e sul rispetto delle misure raccomandate dal governo camerunese. Inoltre, promuove i nuovi EFA presso le autorità locali.

Il mio desiderio è di vedere crescere la nostra agricoltura, adeguandola ai tempi moderni. E mi dà tanta soddisfazione accompagnare particolarmente le donne, veder sbocciare le loro attività grazie alla formazione che ricevono; questo ha un impatto notevole sulla vita di ogni famiglia e quindi di tutta la comunità“.

Uno dei meriti di queste scuole uniche è che affrontano fermamente uno degli aspetti che determinano lo sviluppo dell’agricoltura in Africa: la formazione.

AIUTACI A SOSTENERE il rafforzamento dell’agricoltura familiare nelle regioni di Fokamezo e Kolara, in Camerun. Clicca qui per informazioni sul progetto.